Le principali distrazioni sul posto di lavoro non riguardano solo il luogo di lavori ma anche con chi lavori. Secondo un nuovo sondaggio di Udemy, l’80% delle persone riferisce di essere distratto dai collaboratori chiacchieroni, la distrazione numero uno in ufficio. Il rumore degli uffici è il secondo più citato come fattore disturbante i processi lavorativi, con sette intervistati su dieci che citano il rumore come un problema principale nel loro flusso di lavoro quotidiano. Più in basso nella lista, ma ancora un problema, risultano essere i social media. La metà delle persone intervistate ritiene che l’uso personale dei social media sia un disturbo al lavoro.
Il rapporto conferma come la riduzione delle distrazioni sul posto di lavoro aumenta la produttività dei lavoratori, la motivazione, la fiducia e la felicità generale. Le aziende si lanciano regolarmente in nuove tecnologie e strumenti destinati ad aiutare le persone a svolgere il proprio lavoro in modo più efficiente, collaborare di più direttamente, e aumentare la produttività. Questi stessi strumenti di socializzazione sembrano, però, generare nuove fonti di distrazione digitale. L’ambiente fisico in cui lavoriamo è sempre più strutturato verso open space e pareti divisorie, senza un’attenzione effettiva alla riduzione del riverbero, presenza di cubi acustici e distinzione tra luogo di produzione e collaborazione.
Se riscontrate anche voi un problema di attenzione legato all’inquinamento acustico o ad una mancata divisione della proprio workstation, non esitate a contattarci. Saremo lieti di sopperire il gap tra estetica, socialità ed efficienza.