Son passati 42 giorni, 15 ore e 38 minuti da quanto è stato firmato il DPCM che prevedeva il lockdown per tutti gli italiani. Ad ora, mancano 13 giorni, 14 ore e 19 minuti alla fine della quarantena. Due settimane e, teoricamente, le misure restrittive inizieranno ad essere gradualmente più permissive. Ma come sarà il “ritorno in società?”
Per poterlo immaginare, siamo andati a ricercare testimonianze di ciò che sta accadendo nei paesi che hanno già passato la cosìdetta fase critica.
I posti sul bus navetta per gli uffici di Unilever a Shanghai possono essere prenotati utilizzando un gruppo di chat. I dipendenti devono salire a bordo mascherati e si devono sedere su lati alternati, una persona per ogni fila di quattro posti. All’arrivo, ogni lavoratore scansiona un codice QR e compila un rapporto sullo stato di salute per ottenere un pass giornaliero per entrare. Poi arriva il controllo della temperatura e il disinfettante per le mani.
All’interno dell’ufficio, il movimento è strettamente regolato. I dipendenti mantengono le maschere e sono incoraggiati a usare le scale anziché l’ascensore, con spruzzi di disinfettante per le mani prima e dopo aver toccato il corrimano regolarmente disinfettato. Nella mensa è ammessa una sola persona per ogni tavolo a quattro posti.
Tali misure potrebbero sembrare prevedibili in una società controllata a livello centrale come la Cina, ma alcune versioni di esse stanno iniziando ad apparire in Occidente. Nell’ex monopolio telefonico statale britannico, BT Group Plc, i lavoratori dei call center siedono a due metri di distanza e le passerelle sono designate come un modo per impedire alle persone di sfiorarsi.
Per quanto riguarda l’Italia, al momento, possiamo solo testimoniare l’enorme sforzo che stanno facendo tutti i nostri partner commerciali nel trovare idee innovative per affrontare adeguatamente la fase due e la fase tre. Al di là dei virali pannelli in plexiglass, stiamo ricevendo proposte di arredo in linea con la tradizione europea di libera mobilità. Una delle proposte che presto vi presenteremo è un dispositivo igienizzante per l’entrata e l’uscita dai luoghi di assembramento. E’ un’idea 100% made in Italy, 100% made in Salento.